A seguito dell'accordo firmato con la società in house del Ministero dello Sviluppo economico, TIM si impegna ad accendere le infrastrutture di accesso alla rete pubblica in fibra ottica realizzate da Infratel in otto Regioni.
L'intesa riguarda le infrastrutture per l'accesso alla banda ultralarga che Infratel ha realizzato con il modello dell'intervento diretto.
In base alla nota divulgata dal Ministero dello Sviluppo economico, TIM acquisterà le infrastrutture di fibra spenta realizzate da Infratel e le utilizzerà per portare la banda ultralarga in tecnologia FTTC e FTTH ad oltre un milione di utenti dei Comuni interessati.
Nello specifico le infrastrutture per l'accesso alla rete in fibra sono localizzate in 600 Comuni di otto Regioni - Abruzzo, Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna e Toscana – classificati come aree a fallimento di mercato.
L’accordo, che si basa su diritti d’uso quindicennali, rientra nell’ambito del “Contratto Quadro per la concessione dei diritti d’uso su fibra ottica e per la fornitura dei servizi accessori” siglato tra TIM e Infratel nel novembre del 2018.
In quello stesso periodo, spiega la nota del MISE, alla riunione del Comitato di Indirizzo Infratel "si era preso atto del concreto rischio che, a fronte dello stato di completamento di molti Comuni, con lavori già terminati e collaudati, altri Comuni potessero rimanere 'spenti' per il mancato interesse da parte degli operatori". Una difficoltà ora superata dall'accordo con TIM.
L’intesa, chiarisce il MISE, non esclude l’accesso alla rete pubblica da parte di altri operatori, ma al tempo stesso prevede un cronoprogramma di attivazioni certo sulla base della disponibilità della fibra all’effettivo completamento dei lavori.
Infratel e TIM condivideranno infatti con le amministrazioni regionali e locali una road map per l'attivazione dei servizi commerciali a banda ultralarga ai cittadini, alle PA e alle aziende dei territori interessati. Il piano di attivazione dei servizi partirà già dal 2019 per completarsi nel biennio 2020-2021.
Il Ministero ha divulgato una prima lista di 35 Comuni che dovrebbero essere attivi già entro settembre 2019. Di questi, 30 Comuni si trovano in Sardegna, due in Abruzzo, due in Calabria e uno nelle Marche.
Soddisfatto dell'accordo Marco Bellezza, consigliere giuridico per le comunicazioni e l’innovazione digitale del Ministro Luigi Di Maio: “Cittadini e imprese potranno godere dei benefici dell'alta velocità. L'intervento, che riguarda più di 1 milione di residenti nei 600 Comuni, risolve un’annosa situazione”, ha dichiarato.
Fonte: FASI.biz
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